Un vino si dice “tannico” quando contiene una quantità significativa di tannini, che sono composti chimici presenti nella buccia, nei semi e nei raspi dell’uva, nonché nel legno delle botti in cui il vino può essere affinato. I tannini sono responsabili della sensazione di astringenza e secchezza che si percepisce in bocca quando si beve il vino. Questa sensazione può essere descritta come una sorta di rugosità o secchezza sulle gengive e sul palato.
Caratteristiche dei Vini Tannici
- Sensazione in Bocca: I tannini creano una sensazione astringente, simile a quella che si prova quando si beve una tazza di tè molto forte.
- Struttura e Complessità: I tannini contribuiscono alla struttura e alla complessità del vino, aiutandolo a evolversi e a migliorare nel tempo.
- Potenziale di Invecchiamento: I vini tannici tendono ad avere un buon potenziale di invecchiamento, poiché i tannini agiscono come conservanti naturali.
Esempi di Vini Tannici
Alcuni dei vini noti per il loro alto contenuto di tannini includono:
- Barolo e Barbaresco (Piemonte, Italia)
- Cabernet Sauvignon (Bordeaux, Francia e Napa Valley, USA)
- Syrah/Shiraz (Rhone, Francia e Australia)
- Sagrantino (Umbria, Italia)
- Tannat (Madiran, Francia e Uruguay)
Abbinamenti con il Cibo
I vini tannici si abbinano bene con cibi ricchi di proteine e grassi, come carni rosse, selvaggina e formaggi stagionati. Le proteine e i grassi aiutano a bilanciare l’astringenza dei tannini, creando un equilibrio piacevole in bocca.
Conclusione
Quando un vino è descritto come “tannico”, si fa riferimento alla sua astringenza e alla sua struttura robusta, che sono dovute alla presenza di tannini. Questi vini offrono un’esperienza di degustazione complessa e possono migliorare con l’invecchiamento, rendendoli apprezzati da molti appassionati di vino.